[Stefano] Lo spunto è nato da una poesia che ho letto stamattina.
Stefano
Sono fortunato per tutto quello che ho ma al tempo stesso mi commuovo e sono dispiaciuto per coloro che non possono festeggiare o che vorrebbero dire semplicemente "Auguri papà".
Oggi ragiono da figlio, e non da padre quale sono.
Spero che un giorno i miei figli cerchino in me la figura del padre qui descritta, vorrà dire che avrò fatto qualcosa di buono.
Fammi essere ancora figlio. Solo una volta. Una volta sola.
Poi ti lascio andare.
Ma per una volta, ancora, fammi sentire sicuro.
Proteggimi dal mondo.
Fammi dormire nel sedile dietro il tuo.
Guida tu. Che io sono triste e stanco.
Ho voglia che sia tu a guidarmi, papà.
Metti la musica che ti piace. Che sarà quella che una volta cresciuto piacerà a me.
Fammi essere piccolo.
Poi ti lascio andare.
Ma per una volta, ancora, fammi sentire sicuro.
Proteggimi dal mondo.
Fammi dormire nel sedile dietro il tuo.
Guida tu. Che io sono triste e stanco.
Ho voglia che sia tu a guidarmi, papà.
Metti la musica che ti piace. Che sarà quella che una volta cresciuto piacerà a me.
Fammi essere piccolo.
Pensa tu per me.
Decidi tu per me.
Mettimi la tua giacca, che a me sembra enorme, perché ho freddo.
Prendimi in braccio e portami a letto perché mi sono addormentato sul divano.
Raccontami storie.
E se sei stanco non farlo. Ma non te ne andare.
Ho voglia di rimanere figlio per sempre.
Abbracciami forte.
Dormi ancora, come hai fatto, per una settimana su una sedia accanto al mio letto in ospedale.
Rassicurami.
Carezzami la testa.
Lo so che per tutti arriva il momento in cui devi fare da padre a tuo padre.
Ma io non voglio.
Non ora.
Voglio vederti come un gigante. Non come un uccellino.
Non andare, papà.
Ti prego.
Fammi essere ancora figlio.
Fammi essere per sempre tuo figlio.
Decidi tu per me.
Mettimi la tua giacca, che a me sembra enorme, perché ho freddo.
Prendimi in braccio e portami a letto perché mi sono addormentato sul divano.
Raccontami storie.
E se sei stanco non farlo. Ma non te ne andare.
Ho voglia di rimanere figlio per sempre.
Abbracciami forte.
Dormi ancora, come hai fatto, per una settimana su una sedia accanto al mio letto in ospedale.
Rassicurami.
Carezzami la testa.
Lo so che per tutti arriva il momento in cui devi fare da padre a tuo padre.
Ma io non voglio.
Non ora.
Voglio vederti come un gigante. Non come un uccellino.
Non andare, papà.
Ti prego.
Fammi essere ancora figlio.
Fammi essere per sempre tuo figlio.
Buon San Giuseppe a tutti.
Stefano
ecco. commossa.
RispondiEliminaA CHI LO DICI.... Baci Giorgia
EliminaCiao, Stefano,
RispondiEliminagrazie per aver condiviso questa poesia! La ricopierò a mano tra le cose che mi piace rileggere.
Se sai emozionarti con queste parole significa che sei già un ottimo padre e che un giorno i tuoi figli, diventati grandi, ti ringrazieranno.
Mi puoi dire chi ha scritto questo testo?
Un abbraccio a te, a Giorgia e ai vostri bimbi, e buona festa del papà, anche se in ritardo!
Mariangela
Grazie Mariangela a nome di Stefano. Non sappiamo neanche noi chi ha scritto il testo, lo ha trovato Stefano trascritto da un amico su FB... però stiamo cercando l'autore anche noi. Grazie mille ancora per le tue parole ... un abbraccio Giorgia e Stefano
EliminaCiao, Stefano,
RispondiEliminagrazie per aver condiviso questa poesia! La ricopierò a mano tra le cose che mi piace rileggere.
Se sai emozionarti con queste parole significa che sei già un ottimo padre e che un giorno i tuoi figli, diventati grandi, ti ringrazieranno.
Mi puoi dire chi ha scritto questo testo?
Un abbraccio a te, a Giorgia e ai vostri bimbi, e buona festa del papà, anche se in ritardo!
Mariangela
Commossa anche io. Grazie Stefano per aver condiviso queste parole semplici e grandi. Me la conservo sai! Un grande abbraccio ;-)
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